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Archivi per il mese di “marzo, 2013”

Cittadinanza e voto. “L’Italia sono anch’io” ci riprova in Parlamento

l'italia sono anch'ioLe due proposte di legge di iniziativa popolare, che hanno raccolto 100 mila firme ciascuna, ricominciano il loro cammino alla Camera. Miraglia (Arci): “Sta ai nuovi deputati sostenerle, l’aria è cambiata e abbiano il dovere di provarci”

Roma – 26 marzo 2013 –  Con il nuovo Parlamento continua l’avventura delle due proposte di legge di iniziativa popolare della campagna “L’Italia sono anch’io” per la riforma della cittadinanza e il diritto di voto.

Presentate un anno fa alla Camera, forti di oltre centomila firme ciascuna (il doppio di quante ne servivano) raccolte per le strade e nelle piazze d’Italia, non sono decadute quando è stato sciolto il Parlamento. Il regolamento di Montecitorio permette infatti alle proposte di legge popolare di “sopravvivere” per due legislature, senza bisogno di essere presentate di nuovo.

Cittadinanza e voto
Ecco, allora, di nuovo in pista le “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza” (A.C. 9)” e le “Norme per la partecipazione politica e amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalità” (A.C. 10), pronte ad essere assegnate alle commissioni, appena verranno costituite.

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In Italia diminuiscono le richieste di asilo.Il nostro Paese conferma la tendenza a respingere le persone in cerca di protezione

Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci

Le richieste di asilo in Italia nel corso del 2012 sono diminuite della metà, a fronte di una crescita che in alcuni paesi europei ha raggiunto anche il 41 %: questo il quadro presentato dal rapporto sulle domande d’asilo nei paesi industrializzati pubblicato oggi dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr).

I dati rappresentano l’ennesima conferma di un Paese che respinge chi chiede protezione sia impedendo l’accesso sul territorio nazionale che, per i pochi che riescono a metter piede in Italia, rendendo complesso l’accesso alle procedure per la richiesta di protezione.

Il rapporto diffuso parla chiaro: il numero di domande di asilo in Italia è sceso a 15.700, meno della metà del 2011, a fronte delle 64.500 – quattro volte di più – della Germania.

Questo brusco calo è specchio della qualità di un sistema che non garantisce il diritto d’asilo. Il modo in cui è stata gestita l’Emergenza Nord Africa ne è la dimostrazione: a un mese dalla fine delle misure adottate per far fronte all’emergenza sono ancora migliaia le persone che aspettano di sapere che fine faranno. L’Italia è un paese che di fatto migranti e richiedenti asilo evitano, consapevoli del fatto che chi chiede asilo ha molte possibilità di finire per strada.

Si tratta di uno dei capitoli più tragici della stagione della guerra ai migranti che speriamo questo Paese possa chiudere presto. Il primo atto concreto in questa direzione deve essere una legge quadro per il diritto d’asilo, con un fondo nazionale che consenta un’accoglienza dignitosa per tutti i richiedenti asilo, come prevede la legge e come avviene nella gran parte dei Paesi europei.

Su questo chiediamo oggi un impegno preciso alle forze che siedono in Parlamento e al prossimo governo.

ENA – Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 28/02/2013

Disciplina della cessazione delle  misure  umanitarie  di  protezione temporanea concesse ai cittadini dei Paesi del Nord Africa  affluiti nel territorio nazionale nel periodo 1°  gennaio  –  5  aprile  2011.

decreto13marzo2013

Gli articoli nel presente decreto vertono su:

– Cessazione delle misure di protezione umanitaria

– Casi di esclusione dai rimpatri

– Modalità di attuazione dei programmi di rimpatrio assistito

– Disposizioni finanziarie

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